PC Game: Microsoft Flight Simulator X - parte 1


Approfittando dei saldi estivi di Steam sono entrato in possesso di quello che considero IL simulatore per eccellenza, ovvero Microsoft Flight Simulator X.
Versione decisamente vecchia, ma ottimamente supportata dal mio modesto PC.

Credo che siano pochi coloro che non conoscono questo titolo, ma è bene fare una premessa, considerando anche che molti potrebbero anche conoscerlo solamente di fama (e quindi averlo snobbato sottovalutandone il potenziale).

Come detto in apertura, Flight Simulator è IL simulatore.
Simulatore di volo civile, talmente realistico e accurato da essere stato addirittura adottato dall'Aeronautica Militare per le sessioni di addestramento. Più che gioco, sarebbe quindi più corretto chiamarlo più genericamente software, sia per le caratteristiche che offre che per la gestione dell'interfaccia e delle partite.

La storia di MS Flight Simulator parte da molto lontano.
Addirittura è del 1982 la prima versione di questo storico titolo di casa Microsoft. A partire dagli anni '90 però si è diffuso sempre di più, diventando uno dei prodotti di punta, creandosi anche una notevole schiera di appassionati, che contribuiscono anche attivamente allo sviluppo, realizzando contenuti aggiuntivi come aerei, areoporti, intere aree espolaribili e upgrade grafici.
Ho soltanto grattato la superficie di questo mondo, ma la mole di possibilità mi lascia senza parole.

Entrando nello specifico della versione in mio possesso, si tratta di MS Flight Simulator X Steam Edition, vale a dire una versione ottimizzata del titolo uscito nel 2006 in versione Gold. Contiene quindi all'interno molti più contenuti rispetto alla versione standard dell'epoca.
Il difetto principale di questa specifica versione è che è completamente in lingua inglese, difetto però agevolmente superabile scaricando la traduzione italiana, che va a sostituire praticamente ogni parte dei testi e del parlato, ottenendo quindi una perfetta versione italiana, cosa che agevola grandemente l'apprendimento dei comandi e delle procedure.

Il mio personale rapporto con i simulatori di volo è stato un po' particolare: quando ero piccolo questo tipo di titoli rappresentavano probabilmente una fetta decisamente più ampia di quella odierna, erano anche giochi piuttosto ambiti e credo anche di aver provato una versione dello stesso Flight Simulator in ambiente MSDOS, con risultati piuttosto penosi (mi pare di non essere riuscito neppure a far decollare l'aereo).
Un tempo però questi giochi erano particolarmente inaccessibili, spesso anche completamente in inglese, e goderseli non era sempre possibile (anche se riconosco che una volta ci si divertiva con molto poco). Mi ricordo bene di aver visto spesso questo titolo negli scaffali dei negozi di videogiochi e di elettronica, e mi incuriosiva tantissimo che esistesse un "gioco" di cui mi sfuggisse quale fosse il reale scopo o obiettivo: non c'era una storia, non c'erano da fare guerre, insomma non c'era nulla con cui competere realmente.

E così, trovandolo ad un prezzo risibile, ho deciso di togliermi questa eterna curiosità ed ho deciso di provarlo. Dopo averlo provato per qualche ora, posso dire che temevo fosse un'esperienza molto, ma molto più traumatica: Flight Simulator è certamente di una complessità ed una profondità incredibili, ed i primi minuti possono apparire decisamente stranianti, ma non per questo tuttavia appare inaccessibile.

Il titolo mette infatti a disposizione due modalità: la prima, che secondo me rappresenta il cuore dell'esperienza, è il "volo libero". Nel "volo libero" possiamo selezionare un aeromobile (ce ne sono per tutti i gusti), un aeroporto di partenza, una situazione meteorologica e un orario in cui iniziare il volo. Queste le opzioni basilari, a cui va dedicata una certa attenzione, ma si può in pochissimo tempo iniziare a volare ed esplorare liberamente il territorio circostante. Il titolo quindi si fa già "assaporare" che cosa si può fare senza troppi preamboli.
La seconda modalità sono le "missioni": sono 50 nella Steam Edition, si parte da una fase di addestramento, in cui si inizia semplicemente facendo alzare il velivolo da terra, a quelle via via più complesse, fino al volo acrobatico.
Inutile dire è assolutamente necessario cominciare dall'addestramento, con cui si prenderà familiarità con i (numerosissimi) comandi di volo, ma anche con la terminologia, componente anche questo essenziale.

Nel prossimo post vi parlerò più nel dettaglio dei miei primi momenti e della periferica che ho utilizzato per evitare di schiantarmi costantemente al suolo.

NB: le immagini allegate sono due screenshot di due distinte sessioni di volo: nella prima si può vedere la costa del Mar Tirreno, l'isola d'Elba e più in lontananza la Corsica. Nella seconda si può vedere il Vesuvio all'orizzonte.



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