Mutant Chronicles Doomtrooper

Era il 1993, e il gioco di carte collezionabile Magic: the Gathering era da poco arrivato sul mercato, dando così il via alla formula dei giochi di carte collezionabili. Un successo talmente grande che in molti si gettarono sul mercato, e nel corso dei pochi anni che seguirono ne uscirono un infinità.

Curiosando nell'edicola vicino casa, mi imbattei in un prodotto che destò in me parecchia curiosità.
Era il periodo che a me piace definirlo "d'oro" della casa editrice Hobby & Works, e tra i molti affascinanti prodotti che stava proponendo, ci fu un certo Doomtrooper, un gioco di carte collezionabile ambientato nell'universo di Mutant Chronicles.

Mutant Chronicles era un'universo molto in voga in quel periodo: un'ambientazione con tratti fantasy e fantascientifici (coniò il termine techno-fantasy) che venne usata per prodotti di vario tipo, come giochi da tavolo, giochi di ruolo, romanzi e fumetti, distribuiti attraverso il circuito delle edicole, con la formula delle uscite seriali.

Doomtrooper, era appunto la risposta da edicola a Magic: the Gathering.
Veniva venduto in formato "set di base" composto da un mazzo di 60 carte al prezzo di 11.900 lire, corredato poi da buste di espansione da 15 carte al prezzo di 3.500 lire.

Una cosa molto interessante del gioco era il comparto estetico: la grafica delle carte era molto dettagliata e piacevole, e le illustrazioni erano eccezionali.

Mutant Chronicles immagina un mondo governato da megacorporazioni, rimpiazzo delle nazioni politiche, che, abbandonato il pianeta Terra resa invivibile dallo sfruttamento energetico, si insediano sulla Luna e sugli altri pianeti del Sistema Solare.
Il mondo era però minacciato dall'Oscura Legione, una forza maligna a cui si opponeva anche la Fratellanza, ordine composto da guerrieri inquisitori.
Andando a cercare il materiale narrativo, si scopre una ramificata e dettagliata storia, che descrive molto bene ogni corporazione e gli eventi che hanno preceduto lo stato del mondo attuale.
Un mondo tendenzialmente fantasy, nel quale non vi era alcuna pretesa di credibilità scientifica (tipo gli insediamenti sul pianeta Venere), proiettato in un futuro ipertecnologico, ma anche denso di misticismo e filosofie religiose.

Ma come si gioca a Doomtrooper?
Come tutti i giochi di carte collezionabili, ogni giocatore è munito di un proprio mazzo da 60 carte.
Ogni giocatore comincia la partita con 5 punti destino, il cui principale utilizzo è di introdurre in gioco i guerrieri, vero fulcro del gioco.
Nel corso del proprio turno, ogni giocatore può eseguire un massimo di tre azioni come ad esempio:
- introdurre un guerriero,
- giocare carte speciali (assegnare una missione o un equipaggiamento, inserire un avamposto, giocare un evento),
- porre un guerriero al coperto (girare la carta, rendendolo quindi al sicuro dagli attacchi),
- meditare, cioè eseguire un'azione che permette di guadagnare un punto destino,
- introdurre un guerriero al coperto, al costo di tutte le tre azioni disponibili,
- ed infine ultima, ma non ultima azione, combattere.

I guerrieri di Doomtrooper hanno possibilità di eseguire un attacco corpo a corpo oppure con armi da fuoco. Ciò viene influenzato dal tipo di eventuale equipaggiamento assegnato.
La cosa interessante del gioco è che non ponendo limiti alla tipologia di fazioni da controllare, è possibile per un giocatore avere da un lato i guerrieri Doomtrooper (la squadra) dall'altro i guerrieri dell'Oscura Legione (lo schieramento). Questo perché "in teoria" le megacorporazioni sarebbero alleate tra di loro e siano al servizio della Fratellanza nella lotta contro l'Oscura Legione, per cui la battaglia si svolge secondo questa linea. Questo non esclude che un membro di Capitol possa combattere contro uno di Bauhaus, ma in ogni caso non può mai attaccare un membro della Fratellanza, che a sua volta si oppone unicamente all'Oscura Legione.

Sconfiggendo guerrieri e portando a termine missioni, i giocatori guadagnano Punti Promozione. Al raggiungimento di 25 Punti Promozione, termina la partita.

Doomtrooper rimane per me un ricordo molto tenero: fu il primo gioco di carte collezionabili che comprai, che ammirai avidamente senza mai farci neanche una partita, complice il poco interesse della compagnia che frequentavo e la mia giovane età che non mi consentí di assimilare correttamente il regolamento.

All'epoca acquistai alcune carte del set di base e un paio di buste della prima espansione Inquisition, dopodiché mi fermai.
Solo successivamente scoprii che seguirono altre espansioni, Warzone, Apocalipse, Paradise Lost e infine Dark Eden. Queste aumentano le possibilità delle azioni in gioco, ampliando lo stesso regolamento che diventa più articolato di quello di quello del set di base.

Doomtrooper ebbe un discreto successo, probabilmente grazie alla presenza nelle edicole, ma non riuscì ad impensierire Magic, che ad oggi è il più longevo gioco di carte collezionabili in assoluto.
Tuttavia è presente una community di appassionati che sostiene il progetto, raccogliendo materiale e gestendo la ridistribuzione delle carte. Non solo, sono state anche create nuove espansioni da parte degli utenti!
Questo l'indirizzo del sito: http://www.mutantchronicles.it/

Commenti