Ken il Guerriero - il gioco di ruolo

Correva l'anno 1994.
Da ormai alcuni anni nelle edicole era apparsa la novità del manga, grazie allo straordinario lavoro di Granata Press.
Tra gli altri progetti della casa editrice bolognese vi era un certo Kaos Magazine, rivista dedicata a boardgames e giochi di ruolo. Come prodotto di una serie di brillanti contaminazioni, la rivista ospitó al proprio interno un supplemento per il gioco di ruolo di Ken il Guerriero, le cui avventure erano raccontate nella collana Z Compact.

In un periodo in cui i videogames non avevano ancora raggiunto la maturità, sapere dell'esistenza di un gioco di ruolo su questo personaggio così iconico fu entusiasmante.
I titoli dedicati al maestro di Hokuto erano piuttosto deludenti e noi appassionati del personaggio soffrivamo nel non poter compiere le gesta dei nostri beniamini.

Il gioco di ruolo di Ken il guerriero si presentava in due fascicoli, allegato a due mensilità di Kaos, ed andavano a spiegare, rispettivamente, le regole e l'ambientazione di gioco.
Quando misi le mani sul regolamento, lo trovai però non di immediata comprensione, ed il motivo fu che si trattava di un sistema derivato da Simulacri, ed è per questo che successivamente mi procurai una copia del sistema base.

Il principale limite del sistema di regole di Simulacri risiede proprio nel combattimento, che essendo poco dettagliato risulta povero all'interno delle partite. E come adattare quindi un'ambientazione come quella creata da Buronson ed Hara, così fortemente incentrata sugli scontri?

Il sistema di Simulacri è stato infatti considerato solo come punto di partenza per le caratteristiche, a cui sono ne state aggiunte di nuove create appositamente per il mondo di Ken.
Nel gioco è stato quindi sviluppato in maniera più dettagliata l'utilizzo delle arti marziali, sia a livello basico, cioè per quei personaggi in grado di combattere ma senza particolari abilità, sia a livello avanzato, cioè quando si entra nello specifico delle leggendarie scuole di Hokuto e di Nanto.
Eseguire questo tipo di tecniche esige però dei requisiti, ed è per questo che sono state introdotte le abilità "Aura", "Punti Segreti" (specifica per la scuola di Hokuto) e "Natura" (specifica per la scuola di Nanto). Più questi valori sono alti, più è possibile eseguire colpi più complessi e devastanti, secondo una scala suddivisa in avanzati, mortali ed esoterici.
È stata inoltre introdotta la capacità di imparare i colpi avversari, per poterli prima di tutto parare, e secondariamente poterlo anche eseguire, a patto sempre di soddisfarne i requisiti.

I due supplementi, uniti al sistema base di Simulacri, danno la possibilità di dar vita un gioco di ruolo semplice ma completo, con tutti gli elementi sufficienti per giocare le avventure, disponibili all'interno della rivista KAOS.
Nell'immagine sottostante potete vedere la scheda del personaggio, che riprende l'impostazione di base di Simulacri, ma la espande notevolmente.



Il successo di questa operazione ha portato gli autori del supplemento a creare qualcosa di più grande: pochi anni dopo infatti esce una nuova versione del gioco di ruolo di Ken il guerriero, ma questa volta interamente autonoma, molto più arricchito e venduto in scatola, all'interno della quale sono presenti le regole, l'ambientazione, schede dei personaggi, segnalini e plancia.
Il legame con Simulacri non viene però spezzato: viene sempre mantenuto la schema Componenti - Mezzi - Regni, a cui sono aggiunti nuove caratteristiche create appositamente, ed il sistema di combattimento viene ulteriormente arricchito e descritto, introducendo il movimento e la posizione.

Ken il guerriero è un opera figlia del proprio tempo, con il suo essere da un lato pieno di una violenza talmente elevata da risultare grottesca ed inoffensiva, e dall'altro ricco di valori estremamente positivo, come l'amicizia, la lealtà, la speranza e il sacrificio.
Allo stesso modo, il gioco di ruolo di Ken il guerriero è un prodotto che ad oggi risulta essere molto di nicchia ed obsoleto, con un impostazione molto legata al periodo in cui è stato scritto.

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